venerdì 29 aprile 2016

La morte verrà e avrà i tuoi occhi... Signore Gesù




Nella vita si dice che ci sia (c'é, c'é!) una sola cosa ineluttabile e inesorabile: la morte (nell'immagine: Pieter Bruegel il vecchio - Trionfo della morte - Prado, Madrid). Il cristiano crede e sa che la morte é la separazione del corpo e dell'anima, al contrario la natura umana è desiderosa di Unità e la morte è uno strappo che divide corpo e anima, perciò l'uomo teme e rifugge la morte, ne ha paura, fnanche orrore. Con la morte non si scherza, sarebbe stolto non tremare, la morte è una cosa seria: la cosa più seria della vita, umana­mente parlando. Una cosa di cui vale la pena soffermarsi a pensare e meditare. Chi non crede, cerca di esorcizzare la morte con la frenesia della vita e dei godimenti che la vita può dare (carpe diem), riempiendo la propria agenda quotidiana di impegni, lavoro, attività di ogni tipo, materiale e intellettuale; ma arriva, sì arriva per tutti quel giorno e tutto perde senso, perde valore, soprattutto se alla morte ci si avvicina con una malattia più o meno grave, ma che comunque ti da il tempo di pensare. Chi non crede, non so e non riesco a immaginare quali pensieri possano avvolgerlo in quell'ora tremenda; si abbandonerà al nulla? o comincerà a farsi due domande? Molti "atei dichiarati" quelle domande hanno cominciato lì, davanti alla morte a farsele e, le risposte sono state in molti casi stupefacenti, tali da ribaltare tutta una vita. Differentemente dal non credente, il cristiano ha un orizzonte, una speranza; pensando alla morte nessuno ha certezze, ma il cristiano sì, il cristiano ha la Parola di Gesù che lo soccorre, Via Verità e Vita, perché Lui è il vincito­re della morte, Lui gloriosamente risorto per sempre. La morte, per il cristiano non è un passo spaventevole. La morte è una porta che si apre per noi all’Amore, all’amore con la A maiuscola, alla felicità, al riposo, alla gioia, non è la fine, è l’inizio! Per un cristiano morire non è morire, è vivere! Confrontati quindi con la morte, guardala faccia a faccia e tienine conto: dovrà arrivare... perché devi averne paura? Nascondere la testa sotto la sabbia per la paura, con panico, perché? Signore, la morte è vita, Signore, la morte per un cristiano è il riposo, è l’Amore e a questo pensiero mi afferro, afferratevi!


« Parti, anima cristiana, da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente che ti ha creato, nel nome di Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che è morto per te sulla croce, nel nome dello Spirito Santo, che ti è stato dato in dono; la tua dimora sia oggi nella pace della santa Gerusalemme, con la Vergine Maria, Madre di Dio, con san Giuseppe, con tutti gli angeli e i santi. [...] Tu possa tornare al tuo Creatore, che ti ha formato dalla polvere della terra. Quando lascerai questa vita, ti venga incontro la Vergine Maria con gli angeli e i santi. [...] Mite e festoso ti appaia il volto di Cristo e possa tu contemplarlo per tutti i secoli in eterno » (C.C.C. 1020)

Il seguente contributo audio, in tema con quanto sto scrivendo è tratto da un'omelia del padre carmelitano Giorgio Maria Farè  vedi qui



Mi sento di ringraziare il Signore per la Grazia che mi ha fatto, facendomi incontrare nella mia vita tanti Santi Sacerdoti; ho ben chiaro il ricordo di ognuno di loro e il bene che ne ho tratto, dal primo, quando ero bambino (si chiamava don Mansueto), a quello attuale che regge la parrocchia che frequento; anche padre Giorgio Maria, ha attraversato la mia vita, come? parlando al mio cuore nelle omelie mattutine dalla radio, che ora riporterò su questo blog a edificazione spirituale di tutti coloro che ascolteranno.
Al Nostro Signore Gesù Cristo (morto per i miei peccati): 
Ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. 

Alla Beata Sempre Vergine Maria, Madre di Dio e madre nostra:
 Rinnovo nelle sue mani, le promesse del mio Battesimo…. 

Al padre Giorgio Maria del Volto Santo: 
Grazie, preghi per me.

mercoledì 27 aprile 2016

Sulla "Amoris Laetitia" continua l'incertezza






Come ci ammonisce l’Apocalisse, i falsi profeti verranno da dentro la cristianità, non da fuori; e sedurranno le masse, non già assalendo frontalmente le verità eterne del Vangelo, ma annacquandole, smorzandole, aggiustandole, ritoccandole, “aggiornandole”. Poco alla volta: così che molti non si accorgeranno di nulla. Però, alla fine, il cristianesimo potrebbe diventare una cosa completamente diversa da ciò che realmente è; e la Chiesa potrebbe scivolare nell’apostasia, senza quasi rendersene conto. Ci conforta solo la rassicurazione di Gesù Cristo: Non praevalebunt...



Sulla "Amoris Laetitia" continua l'incertezza

Della Esortazione "Amoris Laetitia" se ne sta parlando di più che se fosse una Enciclica e, non se ne uscirà dalle diverse interpretazioni; ci vuole una parola del Papa, un'interpretazione autentica e magisteriale perché finché non ci sarà una parola netta, precisa, il livello di confusione provocato dalle ambiguità del documento e la sua strumentalizzazione continuerà e aumenterà; l'articolo che riporto sotto non lascia molte speranze a riguardo, è scritto da Francesco Agnoli per La Nuova Bussola Quotidiana; in Matteo 5,37 ci sono queste parole: "Ma il vostro parlare sia sì sì no no, ciò che è in più viene dal maligno".

E' cambiato tutto, o non è cambiato nulla? Cosa dice Amoris laetitia? Che questa domanda, su cui decine di commentatori si sono confrontati con risposte diverse, sia possibile, è già di per sè un problema. Che poi il quid stia, all'interno di un lungo documento, in una nota a piè di pagina, la quale da sola cambierebbe una dottrina e una prassi millenaria, rende le cose molto "curiose". Che infine, la risposta di chi la nota l'ha firmata, sia sibillina, trasforma il tutto in rebus indecifrabile.
In passato, richiesto sulla posizione della Chiesa riguardo ai matrimoni gay, papa Francesco preferì rimandare al catechismo della Chiesa cattolica, testo molto chiaro, sebbeno poco conosciuto dai giornalisti che lo interrogavano. Nella conferenza stampa sul volo di ritorno dall'isola di Lesbo, si è ripetuto qualcosa di simile. Così il giornalista: «Alcuni sostengono che niente sia cambiato rispetto alla disciplina che governa l’accesso ai Sacramenti per i divorziati e i risposati, e che la legge e la prassi pastorale e ovviamente la dottrina rimangono così; altri sostengono invece che molto sia cambiato e che ci sono tante nuove aperture e possibilità. La domanda è per una persona, un cattolico che vuole sapere: ci sono nuove possibilità concrete, che non esistevano prima della pubblicazione dell’Esortazione o no?».
Questa la risposta del Papa: «Io potrei dire “si”, e punto. Ma sarebbe una risposta troppo piccola. Raccomando a tutti voi di leggere la presentazione che ha fatto il cardinale Schönborn, che è un grande teologo. Lui è membro della Congregazione per la Dottrina della Fede e conosce bene la dottrina della Chiesa. In quella presentazione la sua domanda avrà la risposta. Grazie!».
Verrebbe da domandare, ingenuamente: ma il prefetto della Congregazione della Fede di alcuni anni orsono, il cardinal Ratzinger, non aveva già dato delle risposte chiare durante il pontificato di Giovanni Paolo II? E perché chiedere al cardinal Schönborn, membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, e non invece al cardinal Muller, attuale prefetto di quella stessa Congregazione? Forse perché avremmo due risposte differenti? Ma soprattutto: possibile che dopo un documento così lungo, dopo ben due sinodi, permanga questa confusione dottrinale?
È un anno e mezzo che si discute, nella Chiesa, di ciò che non è mai stato considerato discutibile: l'approdo può essere l'incertezza, la divisione tra cardinali, vescovi e preti che danno interpretazioni diverse?
A forza di fughe in avanti, retromarce, sinodi ordinari e straordinari, interviste aeree e terrestri, distinzioni sottilissime tra dottrina e pastorale... siamo ancora a non aver capito se è possibile o meno rompere la comunione con coniuge e figli, vivere nel contempo una nuova relazione, e  ciononostante rimanenere in comunione con Cristo.
Proviamo a ricostruire brevemente alcuni fatti:
1) il Sinodo del 2014 viene anticipato da una relazione del cardinale Walter Kasper, al Concistoro del febbraio 2014, nella quale si introduce, riguardo alla dottrina insegnata dai papi precedenti, una evidente novità: la formulazione di vari casi in cui l'indissolubilità del matrimonio perderebbe, diciamo così, un po' di smalto. Indissolubilità solubile, diciamo. Ma qual è la posizione del papa? Sembra, da alcune dichiarazioni, che egli sia in accordo con Kasper, per anni avversario di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, elogiato in più occasioni, sin dalla sua elezione, da papa Francesco. Ma da altre dichiarazioni sembrerebbe il contrario, dal momento che il Papa prende le distanze dalla casistica, sostenendo appunto che non si può farne una questione di singoli casi (Gesù «non era un fariseo casistico moralista», predica a santa Marta del 26 giugno 2014; «A me non è piaciuto che tante persone, anche di chiesa, preti, hanno detto "Ah il sinodo per dare la comunione ai divorziati", e sono andati proprio lì, a quel punto. Io ho sentito come se tutto si riducesse a una casistica... E io non vorrei che si cadesse in questa casistica...», conferenza stampa in volo dalla Terra Santa a Roma, 26 maggio 2014).
2) In effetti, nel Vangelo, quando Cristo parla del matrimonio indissolubile, lo fa con poche, chiarissime ed inequivocabili parole. La fedeltà e l'amore cristiano hano proprio questa caratteristica: non patiscono eccezioni. Che poi ci siano casi singoli, storie individuali, questo è ovvio, ma si è sempre pensato che a leggere nel profondo dei cuori possa essere solo Dio (a cui la Chiesa non potrà mai strappare la parola definitiva, e che certamente rovescerà tanti giudizi umani)
3) Esce una Relatio intermedia, a cura di mons. Bruno Forte, a metà del Sinodo del 2014: in essa vi sono aperture alla comunione ai divorziati che vivono stabilmente una relazione adulterina, aperture sul matrimonio gay... Si viene a sapere, grazie alle domande di alcuni giornalisti e alle dichiarazioni di alcuni cardinali - Napier ed Erdo su tutti - che la Relatio è un falso. L'hanno scritta mons. Bruno Forte e padre Antonio Spadaro, senza per nulla rispecchiare il parere e le idee dei padri sinodali. Non un buon inizio per una consultazione che dovrebbe essere franca, aperta, libera. Ciò che è accaduto rivela un fatto: coloro che hanno avuito il compito di gestire il Sinodo hanno una posizione ben chiara. Portano avanti il loro pensiero, costi quello che costi, non quello dei padri. Senza subire, per questa patente violazione della dignità dei confratelli, alcun richiamo.
4) La relatio intermedia viene fatta a pezzettini dei cosidetti Circoli minori, cioè dai padri sinodali. Il Sinodo si conclude con l'ennesimo scontro: chi lo guida, dopo aver inventato la Relatio intermedia, vuole censurare i testi contenenti il parere vero e particolareggiato dei padri sinodali. Alcuni cardinali, tra cui Pell, che papa Francesco ha nominato "super-ministro dell'Economia in Vaticano", si oppongono e ottengono trasparenza. Inizierà contro di lui il tiro al piccione dei grandi giornali italiani.
5) Il secondo tempo è il sinodo straordinario del 2015. Tra un sinodo e l'altro alcune testate "specializzate" vedi Avvenire e Vatican Insider - arano il terreno con interviste ed articoli quasi in una sola direzione: ne sono sempre protagonisti i novatori come Kasper, Marx, Cupich (che rappresentano una minoranza all'interno del Sinodo, ma la maggioranza tra i padri di nomina papale). Si ha inoltre, poco prima del Sinodo, una riforma dei processi canonici di nullità.
6) Anche il Sinodo del 2015 è una guerra intestina. Polarizzata su un solo fatto: concedere o meno la comunione ai divorziati che vivono una relazione adulterina? Archiviare o meno Humanae vitae, Veritatis splendor, Familiaris consortio? È evidente che i padri sinodali sono molto divisi; che il pressing mediatico internazionale non è stato sufficiente a spostare molti di loro dalla parte di Kasper. Si arriva così ad un documento aperto, che lascia le conclusioni al Papa. Sull'interpretazione di questo documento, le interpretazioni divergono. Si aspetta una parola decisiva.
7) Siamo così ad Amoris Laetitia: sapremo finalmente se sino ad oggi i nostri papi, cardinali, vescovi e preti ci hanno detto qualcosa di giusto, o ci hanno imposto solo il rigido fardello della legge?
La risposta viene da Kasper, che, prima ancora che il documento esca, ne fa la celebrazione e l'esegesi preventiva. Spiega che cambierà, finalmente, tutto. Ma proprio tutto. Viene a qualcuno il sospetto che il cardinale straparli; qualcuno invece può credere che non sia stato chiamato a fare il discorso del 2014 "per caso", e che, se Kasper parla di Amoris Laetitia, la conosce prima degli altri, e la apprezza... Difficile non chiedersi se i due Sinodi non siano stati un po' scenici, folkloristici, essendo la conclusione già scritta nell'introduzione.
Viene reso finalmente pubblico il documento finale e riparte la danza...
Al sottoscritto verrebbe voglia di chiedere il cellulare del cardinal Schönborn: «Datemi il suo cellulare, che voglio capire se per la Chiesa aver rotto il giuramento di fedeltà al proprio coniuge, magari abbandonando i figli, per unirsi ad un'altra persona, sia compatibile con le parole di Gesù». Vorrei chiedere anche se il fatto che il Papa non abbia mai detto, chiaramente, esplicitamente, che «i divorziati che vivono e intendono permanere in una condizione adulterina possono accedere alla comunione», sia dovuto, diciamo così, a prudenza, al fatto che non lo pensa, o al fatto che è lui stesso in dubbio se porsi davvero contro i suoi predecessori. Perché, infatti, se lo ritiene davvero giusto, non lo dice in modo inequivocabile, meno ambiguo, dopo quasi due anni di discussioni, e lascia che lo dicano invece, apertamente, vescovi, cardinali e giornalisti di Repubblica? Ma forse il cellulare del cardinale non serve, c'è il rischio di venire rimandati a qualche documento, chilometrico o di difficile reperibilità. 
Viene spontanea una conclusione: per essere cattolici, basta rimanere attaccati al comandamento mosaico («Non commettere adulterio»), al pensiero della Chiesa (ben espresso nel giuramento «Prometto di esserti fedele sempre...») ed al Vangelo («Quello che Dio ha congiunto, l'uomo non separi»). Poche parole, molto chiare, senza interpetazioni possibili. Vanno benone per noi sempliciotti, che davanti ad una crisi matrimoniale, allo sconforto di un momento difficile, potremmo rischiare di trovare, nella dottrina-pastorale del «caso per caso», una pericolosa via di fuga. Perché, visto che ogni caso è a se stante, perché il mio non dovrebbe essere proprio uno di quelli che giustificano la rottura del vincolo?
fonte: vedi qui

L'articolo di Agnoli mette in risalto tanti troppi dubbi, ci si chiede perché il Papa, questo Papa agisca in questo modo, parli in questo modo, con affermazioni che lasciano terremotati gli ascoltatori, come nel celeberrimo: "chi sono io per giudicare?" (cit. lett: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?»); perché lascia che la confusione rimanga, perché, come giustamente fa notare Agnoli, dopo due sinodi, la sua esortazione, che dovrebbe riassumere e chiarire tutto quello che si è dibattuto in due anni, lascia queste zone di ombra e, perché anziché dire in prima persona (è lui il Papa no?) parole chiare nette definitive, rimanda ad altri di chiarire i passaggi oscuri e controversi di questa altrettanto controversa esortazione? Il Papa sa, che quello che dice verrà interpretato in un modo o in un altro, e per evitare o ridurre queste interpretazioni, tutti i papi hanno sempre dovuto parlare con estrema prudenza e chiarezza, Lui no, Lui, sembra sempre quando parla, che gli scappino di bocca delle ingenuità (???), che volendo parlare semplicemente, non trovi quelle parole chiare, precise, meditate, che un Papa, il Papa deve saper trarre dal proprio vocabolario; non penso che il suo vocabolario sia limitato, è un gesuita, ha una grande cultura, ma è come si pone, come vuole porsi, che lo porta ad un linguaggio sovente lacunoso, tale da ingenerare ipotesi e interpretazioni di ogni tipo dopo ogni suo intervento in chi lo ascolta e, oltretutto: perché mai debba essere l'ascoltatore delle parole del Papa a doverle interpretare, quali strumenti ha un ascoltatore per decifrare il pensiero del Papa? come esempio riporto una delle esternazioni del Papa che fecero rumore: vedi qui - in questo articolo si spiega bene che a causa della contorta (???) risposta del Papa ad una domanda di un giornalista, grandi giornaloni e mass-media si sono sentiti in diritto di interpretare a loro piacimento quella risposta. Ritorno alle prime parole di questo post, perché corriamo forse il rischio che, come per l'esortazione Amoris Laetitia, si stia diffondendo nella Chiesa Cattolica il virus della confusione tale che: "...la Chiesa potrebbe scivolare nell’apostasia, senza quasi rendersene conto" (???) e: "...le verità eterne del Vangelo annacquandole, smorzandole, aggiustandole, ritoccandole, poco alla volta così che molti non si accorgeranno di nulla, però, alla fine, il cristianesimo potrebbe diventare una cosa completamente diversa da ciò che realmente è..."


sabato 23 aprile 2016

Ribadire la grande dignità del sacerdote




Un vecchio adagio diceva: "é l'abito che fa il monaco" e ai nostri giorni, nella nostra società moderna, super moderna, anzi post moderna, ci capita raramente di riconoscere tra la folla un sacerdote; non troveremo quasi mai un sacerdote camminare per la città in "talare" o anche soltanto in "clergyman", oggi un sacerdote veste laicamente, chi in modo "formale", chi in modo "casual"; in genere un sacerdote si riconosce per un piccolo crocifisso portato al collo o sulla giacca, nulla di più. Ora, io  invece vorrei riconoscere un sacerdote per quello che è e che deve fare, vorrei tornare sulla necessità per noi cristiani di riscoprire la centralità del sacerdote; ricordo una preghiera di Enrico Medi (vedi qui) che ho ritrovato su questo sito (vedi qui) e che ripropongo:

Preghiamo per I Sacerdoti:

Signore, abbiamo bisogno di Sacerdoti fatti sul Tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo “occasionali”, ma Sacer­doti autentici, che ci trasmettano Te senza mezzi termini, sen­za ristrettezze, senza paure. Vogliamo Sacerdoti "a tempo pie­no", che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in Te; Sacerdoti che parlino con la vita consacrata, anziché stu­diare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l'uo­mo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tem­pi; ha ancora fame e sete di Te che solo Tu puoi appagare.  Allora donaci Sacerdoti stracolmi di Te, come un Curato d'Ars, un padre Pio, Sacerdoti che sappiano irradiarTi, Sacerdoti che ci diano Te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno.  Signore, perdona la mia impertinenza: tieniti i Sacerdoti dotti, tieniti i Sacerdoti specializzati, i Sacerdoti eloquenti, i Sacerdoti che sanno fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore basta­no i Sacerdoti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguar­do limpido. Cerchiamo Sacerdoti che sappiano pregare più che organizzare, Sacerdoti che sappiano parlare con Te, pregare, perché quando un Sacerdote prega il popolo è sicuro.  Oggi, si fanno inchieste e sondaggi su come sarà, su come de­ve essere, su come la gente vuole il Sacerdote. Non ho mai ri­sposto a queste inchieste; - ma a Te, Signore, posso e voglio dirlo: il Sacerdote io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, Signore, Sacerdoti dalle ginocchia robuste, che sappiano so­stare davanti a Te, Sacerdoti che sappiano adorare, impetrare, espiare; Sacerdoti che non abbiano altro recapito che il Tuo tabernacolo. 

E ... dimenticavo: rendici degni di avere tali Sacerdoti! 

giovedì 21 aprile 2016

Come installare un player per un file mp3









Come caricare file su Google Sites e ottenerne il link diretto.

I possessori di un account Blogger hanno automaticamente anche un account Google Sites a cui possono accedere con le stesse credenziali. I termini di utilizzo di Google Sites sono gli stessi degli altri prodotti Google e tale servizio è stato creato principalmente per permettere agli utenti di realizzare un sito web statico senza nessuna conoscenza specifica di linguaggio di programmazione. Dopo esserci loggati su Google Sites si va su Crea per iniziare a realizzare il sito o l'archivio o comunque un nostro progetto.

Assegnando un nome al progetto automaticamente se ne determina anche l'indirizzo che sarà del tipo:
https://sites.google.com/site/nome-progetto.

Se ci interessa creare un luogo in cui caricare dei file per ottenerne l'URL diretto da usare nel nostro sito Blogspot, dovremo selezionare l'opzione Schedario nel menù a discesa che prevede anche le voci: Pagina Web, Annunci e Elenco. Dovremo anche dare un nome a questa pagina. E' anche opportuna inserirla in un livello inferiore rispetto alla Homepage per creare una gerarchia.

Si va nuovamente su Crea. Si clicca sul nome della pagina schedario che abbiamo creato e si inizia con gli upload andando su Aggiungi file. E' possibile risalire al link diretto di ciascun file cliccando con il destro del mouse su Scarica, selezionando Copia indirizzo link.

L'URL che abbiamo così ottenuto deve essere depurato della parte finale in modo che possa terminare effettivamente con la sua estensione. Dobbiamo quindi cancellare la parte dopo il punto interrogativo compreso (sotto un esempio).

https://sites.google.com/site/nomedelmiosito/home/Dio%20scritto%20sulla%20croce.mp3?attredirects=0&d=1

Nell'esempio precedente l'URL diretto è quello colorato di blu mentre la parte in rosso deve essere tolta.

Come installare un player per un file mp3

Inizio procurandomi il file che caricherò sull'archivio di Google Sites, poi depuro il link da tutta la parte dopo il punto di domanda compreso e lo inserisco in una striscia come questa:

<audio controls=" " preload="auto" src="https://sites.google.com/site/nomedelmiosito/home/Dio%20scritto%20sulla%20croce.mp3"></audio><br /></div>

Et voilà... il post precedente (cronologicamente) ne é un esempio...

Aggiungo che la striscia può essere scritta anche:

<audio controls> <source src="https://sites.google.com/site/nomedelmiosito/home/Dio%20scritto%20sulla%20croce.mp3" /></audio>

 Entrambi funzionano

Dio scritto sulla croce


Inizio a postare un breve contributo audio di Wilma Chasseur  vedi qui che consiglio di frequentare.







Buon ascolto!

sabato 16 aprile 2016

I sacerdoti (se ancora ci credono) facciano i sacerdoti, non altro




Qualche giorno fa mi è capitato di leggere una prefazione di Vittorio Messori ad un libro di Don Nicola Bux: "Con i sacramenti non si scherza" (Cantagalli, 2016); non starò qui a parlare di questo libro (in uscita in questi giorni) che commenterò quando l'avrò letto; ora mi interessa estrapolare un periodo del sopra citato articolo:

<< Quanto ai sacramenti in particolare: da laico, sarei tentato di lanciare una sorta di monito ai sacerdoti. Attenti, mi verrebbe da dire, non sappiamo che farcene, (ne abbiamo già troppi) di sociologi, sindacalisti, politologi, psicologi, ecologi, sessuologi e, in genere, di tuttologi! Attenti, perché non c’è bisogno di preti, frati, monaci che esercitino i mestieri che dicevo, per giunta spesso da improbabili orecchianti. Non si dimentichi mai che quella che soltanto il consacrato può esercitare, quella dove non ha e non può avere “concorrenza”, è la funzione di tramite, di legame, tra l’uomo e Dio. Nell’amministrazione, appunto, dei sacramenti. E‘ il “santificare“ il munus che – per ridurci all’essenziale - ne giustifica l’esistenza e la presenza. Ottimo, se ben condotto, l’impegno clericale nel sociale, nella cultura, in ogni campo dell’attività, della cultura, del lavoro umani. Ottimo ma non indispensabile: anche noi laici quegli impegni sappiamo esercitarli e li esercitiamo, assai spesso, ben meglio. Da professionisti e non da dilettanti. Ma solo un uomo cui sono state imposte le mani scandendo sul suo capo le parole alte e terribili tu es sacerdos in aeternum, solo un uomo così può assicurarci il perdono di quel Cristo di cui è tramite; e può trasformare, nella fede, il vino e il pane nel sangue e nella carne del Redentore. Lui solo. Nessun altro al mondo. >>
fonte: vedi qui

Il giudizio di Messori mi è piaciuto intanto perchè lo condivido e poi perchè, sempre in questi giorni (casualmente) ho ascoltato l'omelia di un sacerdote, che credo sia abbastanza noto su internet: don Leonardo Maria Pompei, che verteva sullo stesso argomento: il sacerdote che vuol far tutto nella sua parrocchia e poi tralascia (dimentica?) la cosa più importante, quella per cui è stato ordinato sacerdote.... si ascolti pure tutta l'omelia, è molto chiara e istruttiva, ma la frase che vorrei sottolineare si trova al minuto: 6 → 8.



Omelia di don Leonardo Maria Pompei


A quanti di voi sarà capitato di inciampare su esternazioni di preti (ma anche di vescovi) che lasciano basiti, e ti domandi se quelle esternazioni corrispondono alla fede che professano... Ci sono sacerdoti che negano ormai la metà dei dogmi e stravolgono il catechismo a loro piacimento... ne avete incontrato qualcuno anche voi?
  
Eh sì, viviamo tempi difficili, Paolo VI profeticamente disse: 

<< "C'è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: "Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?". Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo talvolta il Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine? Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto può durare ancora molto a lungo. Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia". >>

Oggi ci guardiamo intorno e vediamo materialismo e indifferenza, accompagnati da degrado morale e comportamenti che oltrepassano ogni limite ragionevole. Come Paolo VI siamo qui a chiederci cosa ne resta della fede, perchè ciò che è in questione è la fede.

Accendo il televisore oppure la radio, navigo su internet e trovo notizie desolanti, che riguardano il popolo cristiano qui nella nostra Europa, nella nostra Italia, le statistiche ci dicono che la secolarizzazione avanza (qui in Europa, per grazia di Dio nel resto del mondo i cattolici sono in aumento: vedi qui ); Vladimir Il'ič Ul'janov citato spesso come Lenin (...che per altri motivi) si chiese: "Che fare?", la stessa domanda se la pongono molti cristiani e credo che la prima cosa da fare sia quello che insistentemente ci chiede la Madonna: "Pregate per i Sacerdoti".


<< Messaggio da Medjugorje del 2 settembre 2012:

Cari figli, mentre i miei occhi vi guardano, la mia anima cerca anime con le quali vuole essere una cosa sola, anime che abbiano compreso l’importanza della preghiera per quei miei figli che non hanno conosciuto l’Amore del Padre Celeste. Vi chiamo perché ho bisogno di voi. Accettate la missione e non temete: vi renderò forti. Vi riempirò delle mie grazie. Col mio amore vi proteggerò dallo spirito del male. Sarò con voi. Con la mia presenza vi consolerò nei momenti difficili. Vi ringrazio per i cuori aperti, pregate per i sacerdoti. Pregate perché l’unione tra mio Figlio e loro sia più forte possibile, affinché siano una cosa sola. Vi ringrazio. Dato a Mirjana Dragicevic. >>


<< Messaggio da Medjugorje del 2 Maggio 2008 :

Cari figli ! Per la volontà di Dio sono qui con voi in questo luogo. Desidero che apriate i vostri cuori e che mi riceviate come Madre. Io con il mio amore vi insegnerò la semplicità della vita e la ricchezza della Misericordia e vi guiderò a mio Figlio. La strada verso Lui può essere difficile e dolorosa, ma non abbiate paura; io sarò con voi. Le mie mani vi sosterranno fino alla fine, fino alla gioia eterna e perciò non abbiate paura di aprirvi a me. Vi ringrazio, pregate per i sacerdoti. Mio Figlio ve li ha donati.  Dato a Mirjana Dragicevic. >>

Ma non voglio terminare questo post negativamente, la preghiera per i sacerdoti sale incessantemente, magari non da tutto il popolo cristiano, ma da tanti gruppi di laici, e religiosi e i risultati si possono vedere (per esempio il sacerdote del video più sopra) ed anch'io ne ho conosciuti, anche personalmente, che sono stati per me valido esempio di fede. Di santi sacerdoti ce ne sono, per grazia di Dio, ancora tanti in circolazione, sono come gli alberi della foresta che cresce, non fanno rumore (né notizia), mentre i (pochi) sacerdoti indegni fanno un gran baccano mediatico. Prossimamente additerò qualche Santo Sacerdote da imitare e ascoltare (chi ne conoscesse qualcuno, faccia circolare il suo nome, abbiamo tutti bisogno di esempi edificanti di fede). Tornerò ancora su questo argomento perché sia riaffermata la grande dignità e necessità dei sacerdoti nella vita di tutti noi, credenti e non credenti.

venerdì 15 aprile 2016

Editoriale


Eccomi... e parafrasando Papa Francesco alla sua prima uscita... 
Fratelli e Sorelle... Buonasera...
Inizio con questo Post la mia avventura nel grande oceano di internet.
Non so quanto durerà né chi mi leggerà.




Perché un ennesimo blog? Per dire che? ...Intanto dirò che per me si tratta di un esordio nel mondo di internet, che ho volutamente ritardato finora per mille motivi, chi avrà la pazienza di leggere poi scoprirà qualcuno di questi motivi e altri dettagli inevitabilmente verranno alla luce. A mia volta, da lettore di altri blog, molto spesso avrei voluto dire la mia opinione, cosa che ho fatto rarissimamente, quindi ho preso la decisione di aprire un blog per poter dire la mia opinione su fatti e notizie senza dovermi registrare su decine di siti; anche su questo blog si potrà ( chi vorrà) commentare fatti notizie ed opinioni inserite nei post. Ho intenzione di trattare di volta in volta un fatto, riportando la notizia, possibilmente da fonti diverse, per poi aggiungere la mia opinione e se si aggiungeranno le Vostre... ben vengano. Questo blog nasce per fare da eco a fatti e notizie che molto spesso sono veicolate solo da internet ma che meritano di essere rilanciate e diffuse. Joseph Goebbels, ministro della propaganda del regime nazista, affermava convinto: “Ripetete una bugia cento volte, mille volte, un milione di volte, ed essa diventerà una verità”. Ma a maggior ragione bisogna ripetere la VERITA' un miliardo di volte perché non sia soffocata. Ponzio Pilato si chiedeva: "Quid est veritas?" ("Che cosa è la verità?")ma la risposta era la stessa persona davanti a lui; anagrammando la domanda: "est vir qui adest" ("è l'uomo qui davanti a te"); Gesù Cristo, l'Ecce Homo, Via Verità e Vita. La verità é come un puzzle, quando tutti i tasselli sono al loro posto, allora la verità appare in tutta la sua evidenza.



N.B.  Gli articoli, citazioni e/o produzioni di altri autori tratti da altri siti li evidenzierò scrivendone il testo con [questo colore], eventuali altri colori nel testo come [questo colore] o [questo colore] o altri, potrebbero essere adottati solo per meglio evidenziarne il senso. Le citazioni da altri siti avranno un link al sito (fonte) e  un link al sito di rimando o originario (se esistente). I miei scritti originali e commenti agli articoli saranno sempre in colore nero.