mercoledì 31 luglio 2019

Il perdono della Porziuncola


IL PERDONO DELLA PORZIUNCOLA

Il perdono della Porziuncola, che cos'è'? 

Da questo sito: [ https://www.porziuncola.org/il-perdono-della-porziuncola.html ] ho estratto alcune brevi notizie esplicative, mentre per chi volesse approfondire l'argomento consiglio di visitare direttamente il sito sopra citato che ne fa una esaustiva spiegazione, quindi:

Il perdono della Porziuncola è il singolarissimo privilegio dell'indulgenza che va sotto il nome di “Perdono d’Assisi” o – appunto – "Indulgenza della Porziuncola", e che da otto secoli converge verso di essa milioni di pellegrini desiderosi di varcare la “porta della vita eterna” per ritrovare pace e perdono. La festa del Perdono inizia la mattina del 1 agosto e si conclude alla sera del 2 agosto, giorni nei quali l’Indulgenza della Porziuncola, qui concessa per tutti i giorni dell’anno, si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo. L’aspetto religioso più importante del “Perdono d’Assisi” – e di ogni Indulgenza – è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica. Confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall’impegno a emendarsi dal proprio male per vivere sempre più la propria vita secondo il Vangelo, così come hanno fatto tutti i santi ed in particolare Francesco e Chiara, a partire proprio dalla Porziuncola. L’evento del Perdono della Porziuncola resta una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d’Assisi. Le fonti narrano che una notte dell’anno 1216, san Francesco è immerso nella preghiera presso la Porziuncola, quando improvvisamente dilaga nella chiesina una vivissima luce ed egli vede sopra l’altare il Cristo e la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Essi gli chiedono allora che cosa desideri per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco è immediata: “Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe” ... “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli dice il Signore - ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. Francesco si presenta subito al pontefice Onorio III che lo ascolta con attenzione e dà la sua approvazione. Alla domanda: “Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?”, il santo risponde: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. E felice, il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell’Umbria, annuncia al popolo convenuto alla Porziuncola: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.

L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della chiesa, la quale, come ministra della redenzione, dispensa ed applica autoritativamente il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi. L’indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati. Ogni fedele può lucrare per se stesso o applicare ai defunti a modo di suffragio indulgenze sia parziali sia plenarie. Il perdono del peccato e la restaurazione della comunione con Dio comportano la remissione delle pene eterne del peccato. Rimangono, tuttavia, le pene temporali del peccato. Il cristiano deve sforzarsi, sopportando pazientemente le sofferenze e le prove di ogni genere e, venuto il giorno, affrontando serenamente la morte, di accettare come una grazia queste pene temporali del peccato; deve impegnarsi, attraverso le opere di misericordia e di carità, come pure mediante la preghiera e le varie pratiche di penitenza, a spogliarsi completamente dell’“uomo vecchio” e a rivestire “l’uomo nuovo” [Cfr. Ef 4,24].

Vengono di seguito descritte le condizioni necessarie per lucrare l’Indulgenza della Porziuncola e le corrispondenti disposizioni con cui il fedele dovrà chiederla al Padre delle misericordie:

1- Ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio;
2- Partecipazione alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione;
3- Visita alla chiesa della Porziuncola ...
4- … dove si rinnova la professione di fede, mediante la recita del CREDO, per riaffermare la propria identità cristiana,
5- … e si recita il PADRE NOSTRO, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo;
Una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. Normalmente si recita un Padre, un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il romano pontefice.

Quando e dove è possibile lucrare l’Indulgenza della Porziuncola?
1- Alla Porziuncola i pellegrini possono ottenere l’Indulgenza tutti i giorni dell’anno, una volta al giorno, per se o per un defunto;
2- Dalle 12 del 1 agosto alle 24 del 2 agosto di ogni anno la stessa facoltà è estesa a tutte le chiese parrocchiali e a tutte le chiese francescane.


Parliamo della Grazia della Indulgenza ottenuta da San Francesco per tutti coloro che la vorranno ottenere, perché oggi nella Santa Chiesa cattolica abbiamo bisogno di essere raggiunti da queste grazie che ci fanno riconoscere la presenza del peccato e la necessità di confessarlo e pentiti, di non ricadere nel peccato, cosa non facile in Ogni tempo, ma cosa ancora più difficile nel Nostro tempo, segnato da confusione morale e teologica, da dubbi e ribaltamenti delle verità insegnate da sempre dalla Santa Chiesa Cattolica.... finora! Oggi la grande fatica del cristiano è quella di riuscire a restare fedele a Gesù Cristo così come la Santa Chiesa ce lo ha fatto conoscere custodendo e tramandando ogni Sua parola senza cambiare o togliere uno iota. La Fede in Gesù Cristo oggi è terribilmente in discussione da parte di Teologi e Pastori di anime che sembra facciano di tutto per farla perdere a chi ancora ne ha un briciolo.


Il Signore Gesù ha ben messo in guardia questi Pastori che, se sono senza fede, la vogliono far perdere anche al gregge. Siamo in trepida attesa di quanto potrebbe accadere al Sinodo per l'Amazzonia indetto per il prossimo autunno; le modalità dello svolgimento e dell'esito dei due precedenti Sinodi fanno sì che i timori di derive eretiche anticipate dall'Instrumentum Laboris del Sinodo per l'Amazzonia - criticato, anzi rigettato dai pochi Vescovi e Cardinali che ancora osano parlare - siano più che mai presenti. Per chi voglia approfondire questa tematica ma anche altre tematiche legate a Fede, Morale, Teologia e tutto quello che ruota intorno alla vita della Chiesa Cattolica, rimando agli articoli che scrive  Francesco Lamendola e che potrete leggere qui sotto; la lettura di questi articoli aiuterà a essere informati di quanto accade nella Chiesa e nel mondo, aiuterà a rafforzare la Fede piuttosto che perderla; la Verità che è Gesù Cristo, oggi va difesa e annunciata dai tetti; nel mio piccolo uso questo strumento che è internet e che può entrare nella casa di molti, chi legge diffonda.

Raccolta di articoli di Francesco Lamendola   

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La Verità che è Gesù Cristo viene egregiamente anzi lodevolmente annunciata ogni giorno da tanti sacerdoti (ancora) fedeli a Gesù, uno di essi - chi legge questo Blog lo conosce bene - è padre Giorgio Maria Farè; nelle sue omelie - chi ascolta ne darà testimonianza - la Verità viene gridata dai tetti, senza giri di parole o infingimenti, così come l'abbiamo sentita annunciare per 2000 anni.

L'infamità della calunnia, colui che parla male è un calunniatore

Sant'Antonio da Padova

Chi non distingue confonde

L'eccellenza della Verità

La Verità risorge sempre

La gravità del peccato veniale

Eleazaro la forza dell'esempio

Insegnare la via di Dio secondo Verità La difficoltà dell'essere veri

La Verità è intangibile

Le opinioni degli uomini non sono la Verità

Io ve l ho detto La Verita non delude mai