Un vecchio adagio diceva: "é l'abito che fa il monaco" e ai nostri giorni, nella nostra società moderna, super moderna, anzi post moderna, ci capita raramente di riconoscere tra la folla un sacerdote; non troveremo quasi mai un sacerdote camminare per la città in "talare" o anche soltanto in "clergyman", oggi un sacerdote veste laicamente, chi in modo "formale", chi in modo "casual"; in genere un sacerdote si riconosce per un piccolo crocifisso portato al collo o sulla giacca, nulla di più. Ora, io invece vorrei riconoscere un sacerdote per quello che è e che deve fare, vorrei tornare sulla necessità per noi cristiani di riscoprire la centralità del sacerdote; ricordo una preghiera di Enrico Medi (vedi qui) che ho ritrovato su questo sito (vedi qui) e che ripropongo:
Preghiamo per I Sacerdoti:
Signore, abbiamo bisogno di Sacerdoti fatti sul Tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo “occasionali”, ma Sacerdoti autentici, che ci trasmettano Te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo Sacerdoti "a tempo pieno", che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in Te; Sacerdoti che parlino con la vita consacrata, anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l'uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame e sete di Te che solo Tu puoi appagare. Allora donaci Sacerdoti stracolmi di Te, come un Curato d'Ars, un padre Pio, Sacerdoti che sappiano irradiarTi, Sacerdoti che ci diano Te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno. Signore, perdona la mia impertinenza: tieniti i Sacerdoti dotti, tieniti i Sacerdoti specializzati, i Sacerdoti eloquenti, i Sacerdoti che sanno fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore bastano i Sacerdoti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo Sacerdoti che sappiano pregare più che organizzare, Sacerdoti che sappiano parlare con Te, pregare, perché quando un Sacerdote prega il popolo è sicuro. Oggi, si fanno inchieste e sondaggi su come sarà, su come deve essere, su come la gente vuole il Sacerdote. Non ho mai risposto a queste inchieste; - ma a Te, Signore, posso e voglio dirlo: il Sacerdote io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, Signore, Sacerdoti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a Te, Sacerdoti che sappiano adorare, impetrare, espiare; Sacerdoti che non abbiano altro recapito che il Tuo tabernacolo.
E ... dimenticavo: rendici degni di avere tali Sacerdoti!
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