"Si definisce ateo chi non crede in alcuna divinità o ne nega l'esistenza. Nel XXI secolo si tende ad attribuire al termine ateismo il significato - oltre a quello, scontato, di negazione del trascendente - di disapprovazione morale e di avversione alle credenze. Un'ulteriore posizione è quella di chi considera irrilevante o priva di significato qualsiasi discussione sull'esistenza o meno di una divinità e, in senso più esteso, qualsiasi discussione su religione o sistemi valoriali o morali legati a credenze religiose; queste posizioni possono essere riassunta nell'asserzione: «Dio esiste? Non lo so e non m'interessa»".
Le parole sopra citate tratte da Wikipedia sono solo un riassunto del vasto campo dell'ateismo, ma ora non mi inoltrerò in sofismi e discussioni, voglio solo puntualizzare un aspetto che mi sembra curioso degli atei; generalmente si pensa che l'ateo sia una persona razionale, colta, che per varie ragioni culturali e sociali rifiuti o guardi con scetticismo a tutto quanto esca dalla visione empirica del mondo e delle cose, come appunto tutto ciò che fa riferimento al soprannaturale, allo spirituale o al trascendente in generale.
La cosa curiosa che volevo puntualizzare l'ho trovata in alcuni aforismi del Card. Giacomo Biffi di cui recentemente è stato ricordato il primo anno dalla morte:
Credenti e creduloni
Coloro che si affidano a Cristo - che è "Luce da Luce", cioè il Logos sostanziale ed eterno di Dio - sono inoltre abbastanza difesi dalla tentazione di affidarsi a ciò che è inaffidabile. Anche questa è una fortuna non da poco. È stato giustamente notato come il mondo che ha smarrito la fede non è che poi non creda piú a niente; al contrario, è indotto a credere a tutto: crede agli oroscopi, che perciò non mancano mai nelle pagine dei giornali e delle riviste; crede ai gesti scaramantici, alla pubblicità, alle creme di bellezza; crede all'esistenza degli extraterrestri, alla new age, alla metempsicosi; crede alle promesse elettorali, ai programmi politici, alle catechesi ideologiche che ogni giorno ci vengono inflitte dalla televisione. Crede a tutto, appunto. Perciò la distinzione piú adeguata tra gli uomini del nostro tempo parrebbe non tanto tra credenti e non credenti, quanto tra credenti e creduloni.
La sfortuna dell'ateo
Si può intuire quanto sia grande a questo proposito la nostra fortuna (dei Credenti), soprattutto se ci si rende conto davvero della poco invidiabile condizione degli atei. I quali, messi di fronte ai guai inevitabili in ogni percorso umano, non hanno nessuno con cui prendersela. Un ateo - che sia veramente tale - non trova interlocutori competenti e responsabili con cui possa discutere dei mali esistenziali, e lamentarsene (...). Un ateo, se non vuol clamorosamente rinunciare a ogni logica e a ogni coerenza, è privato perfino della soddisfazione di bestemmiare. E questo è il colmo della sfortuna (...).
La cosa curiosa e anche mio convincimento è che come diceva il Card. Biffi, non è che chi si professa ateo non creda a nulla, credono anche loro a modo loro in mille altri dei (al denaro, al potere, al proprio Io, e a tutte le quisquilie elencate dal Nostro); inoltre poiché asseriscono di non credere né in Dio né in qualunque altra manifestazione soprannaturale ecco che men che meno questi signori credano alla presenza reale del... demonio, sì, quell'essere angelico (decaduto) che come afferma la dottrina della Chiesa Cattolica:
"Satana o il diavolo e gli altri demoni sono angeli decaduti,
per avere liberamente rifiutato di servire Dio e il suo disegno.
La loro scelta contro Dio è definitiva.
Essi tentano di associare l'uomo alla loro ribellione contro Dio".
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Quindi nel mondo e soprattutto nel mondo Cristiano (o quello che rimane) ormai a credere che esista uno spirito, personificazione del male, chiamato demonio sono rimasti veramente in pochi, ormai anche moltissimi sacerdoti, vescovi e pap.... - ehm... lasciamo perdere - sembra che non ci credano più, non ne parlano, se ne parlano è per sminuirne l'influenza o per deridere (sì) chi ancora crede a quanto scritto nei testi sacri dove ripetutamente se ne fa menzione, senza contare le volte che Gesù Cristo stesso nomina satana e i demoni.
Dice Baudelaire: «Il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di
aver convinto gli uomini che egli non esiste". Eppure senza la presenza di Satana
resta inspiegabile tutto il male che c'è nel mondo, come senza la presenza di Dio resta
inspiegabile tutto il bene che c'è.
Hanno cominciato col negare Satana gli atei, i positivisti, i razionalisti; hanno finito
col negarlo una buona quantità di teologi e, naturalmente, dietro di loro una
immensa quantità di cattolici. Una teologia nell'uomo e per l'uomo. Non c'è più posto
per i diavoli e per l'inferno. A stento essi, siano atei o cattolici "di comodo", trovano il
posto per Dio e per Gesù Cristo. Sembra quasi che Freud e Marx siano stati assunti al
rango di quasi Padri della Chiesa.
Tra i responsabili di queste "teorie erronee", un posto di primo piano spetta a P.
Herbert Haag, noto teologo e già professore dell'università di Tubinga, e consulente
della Conferenza Episcopale Tedesca; Haag, infatti, pubblicò, qualche anno fa, un
libro - dal titolo "Commiato dal diavolo", che gli ha procurato però, severe sanzioni da
parte della Congregazione per la Dottrina della Fede. "L'uomo moderno ha tolto di
mezzo Satana e il suo regno. La cosa avvenne in modo curioso. Si è cominciato col
metterlo in ridicolo; poi, passo dopo passo, se ne è fatta una figura comica... Senonchè questo ludibrio di credente è divenuto riso nel
miscredente; ma questo pure serve alla causa di satana; in nessun posto, infatti egli
domina con maggior sicurezza come là dove gli uomini ridono di lui, satana, quindi,
ha paura solo di essere conosciuto, che si sappia chi egli veramente è. Infatti, le
epoche in cui riesce a farsi dimenticare, sono proprio quelle in cui lui trionfa con una
presenza attivissima" (Chiesa. viva n. 138).
L'offensiva di satana ha questo obiettivo:
rovinare il progetto di Dio facendo perdere gli uomini per i quali Dio ha tutto creato,
si è fatto uomo e si è fatto crocifiggere. Ricordiamo che il Nuovo Testamento ci parla
della presenza di satana così spesso, che per negare satana bisogna negare tutta la
Divina Rivelazione.
In un esorcismo che riporta Domenico Mondrone nel suo libro
"A tu per tu col Maligno" satana gli dice:
"Non vedi che il suo regno ( di Gesù ) si sgretola e il mio si allarga giorno per giorno sulle rovine del suo? Provati a fare il
bilancio tra i suoi seguaci e i miei, tra quelli che credono nelle sue verità e quelli che
seguono le mie dottrine, tra quelli che osservano la sua legge e quelli che abbracciano
le mie. Pensa soltanto al progresso che sto facendo per mezzo dell'ateismo militante,
che è il rifiuto totale di Lui. Ancora poco tempo e il mondo cadrà in adorazione
dinanzi a me. Sarà completamente mio. Pensa alle devastazioni che sto portando in
mezzo a voi servendomi principalmente dei suoi ministri ( la luce più è radiosa e più
infastidisce satana; non sono le lampadine spente dei poveri peccatori ad
impensierirlo. Egli perciò si scatena contro i ministri di Dio!). Ho scatenato nel suo
gregge uno spirito di confusione e di rivolta che mai finora ero riuscito ad ottenere.
Avete quel vostro pecoraro vestito di bianco che tutti i giorni chiacchiera, grida,
blatera, ma chi lo ascolta? Io ho tutto il mondo che ascolta i miei messaggi e li applaude e li segue. Ho tutto dalla mia parte. Ho le cattedre con le quali ho dato
scacco alla vostra filosofia. Ho con me la politica che vi disgrega. Ho l'odio di classe
che vi dilacera. Ho gli interessi terreni. Vi ho messo in corpo una sete di denaro e di piaceri
che vi fa impazzire e vi sta riducendo in un'accozzaglia di assassini. Ho scatenato in
mezzo a voi una sessualità che sta facendo di voi una sterminata mandria di porci.
Ho la droga che presto farà di voi una massa di miserabili larve di folli e di
moribondi. Vi ho portati ad ottenere il divorzio per sgretolare le famiglie. Vi ho
portati a praticare l'aborto con cui fate stragi di uomini prima che nascano. Tutto
quello che può rovinarvi non lo lascio intentato; e ottengo ciò che voglio: ingiustizie a
tutti i livelli per tenervi in continuo stato di esasperazione; guerre a catena che
devastano tutto e vi portano al macello come pecore; e insieme a questo la
disperazione di non potervi liberare dalle sciagure con le quali devo portarvi alla
distruzione. Conosco fin dove arriva la stupidità degli uomini, e la sfrutto fino in
fondo. Alla redenzione di quello che si è fatto ammazzare per voi bestie ho sostituito
quella di governanti massacratori e voi vi buttate al loro seguito come stupidissime
pecore. Con le mie promesse di cose che non avrete mai sono riuscito ad accecarvi, a
farvi perdere la testa, fino a portarvi facilmente dove voglio. Ricordate che io vi odio
infinitamente, come odio Colui che vi ha creati".
Poi aggiunse:
"In un secondo
momento mi lavorerò uno per uno i parroci rispetto al loro pastore. Oggi il concetto
di autorità non funziona più come una volta. Sono riuscito a dargli uno scossone
irreparabile. II mito dell'ubbidienza sta tramontando. Per questa via la Chiesa sarà
portata alla polverizzazione. Intanto vado avanti con la decimazione continua dei
preti, dei frati e delle suore, fino ad arrivare allo spopolamento totale dei seminari e
dei conventi; tolti di mezzo i Suoi "operai della Vigna", subentreranno i miei e
avranno via libera nel loro lavoro definitivo".
Quindi rivelò:
1. Quali sono i suoi migliori collaboratori:
"A me preme incrementare il numero dei
preti che passano dalla mia parte. Sono i migliori collaboratori del mio regno. Molti o
non dicono più messe o non credono a ciò che fanno sull'altare. Molti di essi li ho
attirati nei miei templi, al servizio dei miei altari, a celebrare le mie messe. Vedi che
meravigliose liturgie ho saputo imporre loro a sfregio di quelle che celebrate nelle
vostre chiese. Le mie messe nere".
2. Quali sono i suoi più grandi nemici:
"Quelli legati alla Sua amicizia, quelli che Egli
riesce a conservare sempre suoi. Quelli che lavorano e si consumano per i suoi
interessi. che zelano la sua gloria. Un malato che per gli amici soffre e si offre per gli
altri. Un prete che si conservi fedele, che preghi molto, che non si sia mai fatto
contaminare, che si serve della messa, di quella tremenda maledettissima messa, per
farci un male immenso e strapparci una moltitudine di anime. Questi sono per noi gli
esseri più odiosi, quelli che maggiormente pregiudicano gli affari del nostro regno".
3. Infine Satana, mostrandogli una folla sterminata di giovani in una piazza di città
gli disse:
"Guarda, guarda che spettacolo meraviglioso!... E' tutta gioventù passata
dalla mia parte. E' gioventù mia. Molta l'ho irretita con la lussuria, con la droga, con
lo spirito del materialismo ateo. Quasi tutti sono venuti su senza i soliti sciacqui
battesimali. Questi giovani sono passati attraverso scuole programmate su ateismo
sindacale. Lì hanno imparato che non è stato quello di lassù a creare l'uomo. Ora
sono agguerriti a una lotta attiva contro di lui, che resiste a scomparire. Ma
scomparirà. E' fatale! Questi miei giovani hanno imparato a disfarsi di tutte le
cosiddette verità-eterne. Per essi esiste solo il mondo materiale e sensibile. E' stato
un gigantesco lavaggio al cervello, e ci, serviremo di questo per tutti coloro che osassero ancora tenersi aggrappati alle vecchie credenze. Egli deve scomparire in
modo assoluto dalla faccia della terra. Presto verrà il giorno che neppure il suo nome
verrà più ricordato. Le poche cose che non riusciremo ad eliminare con
la nostra filosofia, le annienteremo col terrore. Ci sono per il resto decine e decine di
lager dove li manderemo a marcire. Così per tutti i paesi della terra. Uno dopo
l'altro devono cadere ai miei piedi, abbracciare il mio culto, riconoscere che l'unico
signore del mondo sono io...".
4. e ancora ha dovuto rivelare:
"Io copro di rovine il mondo, lo inondo di sangue e di
lacrime; io deformo ciò che è bello, rendo sordido ciò che è puro, abbatto ciò che è
grande; faccio tutto il male che posso e vorrei poterlo aumentare fino all'infinito. Io
sono tutto odio, niente altro che odio. Se conosceste la profondità, l'altezza e la
larghezza di quest'odio, avreste un'intelligenza più vasta di tutte le intelligenze che vi
furono fin dal principio del mondo, anche se queste intelligenze fossero riunite in
una sola. E quanto più odio, tanto più soffro, ma il mio odio e le mie sofferenze sono
immortali come me, perché io non posso non odiare, come non posso non vivere
sempre. Ciò che accresce in me questa sofferenza, ciò che moltiplica questo odio è il
pensare che io sono stato vinto, che odio inutilmente e che faccio tanto male
inutilmente. Ma che dico, inutilmente? No! Una gioia l'ho, se posso chiamarla tale;
è l'unica gioia che io abbia; quella di uccidere le anime per le quali Egli ha versato il
Suo Sangue, per le quali è morto, risorto e salito in cielo. Ah, si! Io rendo vana la sua
incarnazione, la sua morte; le rendo vane queste cose per le anime che uccido.
Capite? uccidere un'anima !!! Egli l'ha creata a Sua immagine, l'ha amata di un
amore infinito; per lei fu crocifisso. Ma io quest'anima gliela prendo, gliela rubo, la
uccido e la perdo con me. Io quest'anima non la amo, ma l'odio sommamente eppure
essa mi ha preferito a Lui. Come mai io dico queste cose? Vi potreste convertire,
anche voi! Potreste scapparmi! Eppure debbo dirle queste cose, pecche Egli mi
costringe. Volete sapere quanto io soffro e quanto odio? Io sono capace di odio e di
dolore nella stessa misura con cui ero capace di amore e di felicità. Io, Lucifero, sono
divenuto Satana, l'avversario. In questo momento io ho tutta la terra nel mio
pensiero, tutti i popoli, tutti i governi, tutte le leggi. Ebbene, io tengo la direzione di
tutto il male che si prepara. E, dopo tutto, quale vantaggio me ne viene? Io sono stato
vinto già prima! Tuttavia qualche vantaggio l'ho ricavato; io gli uccido delle anime,
delle anime immortali, delle anime ché Egli ha pagato sul Calvario" .
Questa intervista con satana è la coclusione del mio breve viaggio tra atei, indifferenti, agnostici, credenti poco credenti e creduloni; si credono (e daje... non credonooo...) estranei o superiori a questi discorsi ma paradossalmente sono quelli che maggiormente dovrebbero preoccuparsi... o nooo?
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